giovedì 13 febbraio 2020

A mio figlio.

Hai il profumo del pane caldo 
del lievito madre
dei datteri maturi
dell'osmanto che sa di pesca 
dell'eliotropio essenza di vaniglia
della rossa violacciocca fragranza d'uva 
del filadelfo effluvio di fiori d'arancio 
delle rose novelle che auliscono 
alla brezza del mattino.
Rinasco 
attraverso i tuoi occhi 
che mi svelano un mondo nuovo
di parole appena accennate
e smarrito mi accorgo 
che tu mi hai creato
che prima di te 
non ero niente. 
E mi hai insegnato
che ogni parola è superflua
che tutte le cose del mondo 
dell'universo si possono chiamare
semplicemente amore.


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